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Gli studi raccolti nel volume trattano aspetti differenti della scrittura femminile. Prevale l'interesse per i testi religiosi, che tra medioevo ed età moderna hanno rappresentato il nucleo essenziale delle opere scritte da donne: l'educazione e le letture devote ne forgiavano, infatti, anche la lingua e, in particolare, il lessico, le immagini e le metafore. Intende, invece, contrastare il pregiudizio che spesso ha accompagnato la scrittura femminile il saggio sul libretto dell'opera prima di Gioacchino Rossini, Demetrio e Polibio, composto da Vincenzina Viganò Mombelli, esperta conoscitrice delle tendenze del suo tempo. Compiono un vertiginoso salto temporale gli ultimi due studi dedicati ai romanzi di Elena Ferrante, scrittrice che, pur rinunciando a commutazioni di codice, riesce a far percepire il suono del dialetto contrapposto all'italiano e a rappresentare, anche attraverso questo contrasto, la conquista ancora faticosa di identità e sapere da parte delle donne.